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Come sta andando la Fase 2? Mini-bilancio a quasi un mese

Come sta andando la Fase 2? Sono arrivati e passati il 4 e il 18 maggio, tantissime attività hanno riaperto e ricominciato a lavorare. Forse non proprio dal punto esatto in cui avevano lasciato tutto. Ma, come mi dicono in tanti, meglio lavorare meno ma in modo costante, piuttosto che trovarsi con una nuova chiusura. E tu come stai? Ti va di raccontarmi come stai e come procede dalle tue parti?

In questo articolo vorrei raccontarti di un mini-bilancio che sto facendo con i miei clienti a quasi un mese dalla riapertura. Mi sto confrontando con loro quasi quotidianamente. Abbiamo bisogno di analizzare i comportamenti e capire come poter impostare la comunicazione, cercando di intuire cosa desiderano maggiormente le persone in questo periodo, dove è tutto nuovo per ognuno di noi.

Cosa sto scoprendo in questi mini – bilanci della Fase 2

C’è una cosa che sto notando nel mio piccolo, e che voglio condividere con te.
Durante il mese di maggio, oltre a lavorare sulla comunicazione futura delle loro attività, ho consegnando ai miei clienti i report del lavoro effettuato sui loro canali social durante il lockdown.

I report del lockdown riportano ciò che è sempre stato chiaro durante tutta la quarantena: non c’è stato bisogno di sponsorizzazioni o di investimenti economici per ricevere grande visibilità ad ogni post pubblicato. La gente era tutta lì, incollata ad Internet e ai vari Social Media.


Nella realtà delle diverse attività, ho riscontrato che continuare a comunicare sui Social anche mentre erano tutti chiusi, ha portato un riscontro positivo nella fase di apertura.

Anche quelle attività che non hanno potuto effettuare vendita online o organizzare consegne (come, ad esempio, una clinica dentale di cui curo la comunicazione), fin dai primi giorni di apertura hanno avuto un numero costante di clienti nuovi e di ritorno.

Quindi, per alcuni la scelta di continuare a pubblicare post anche durante la chiusura, si è rivelata migliore rispetto a quella di non comunicare. Naturalmente, come ho raccontato più volte su questo blog, la comunicazione è stata rimodulata e riadattata alle circostanze.


Ciò che stiamo evincendo, dall’incrocio tra le statistiche dei social e la riapertura al pubblico, è che gli utenti che hanno continuato a sentirsi coccolati, informati o anche intrattenuti durante la quarantena, hanno poi premiato queste attività non appena è stato possibile. 

Un’azienda: due account, due diversi modi di comunicare, due diverse reazioni dopo il lockdown

C’è un’attività di cui mi occupo che ci ha permesso di avere un riscontro diretto di questo bilancio. Questa struttura si rivolge a due target diversi, utilizzando due brand e due account differenti.

Con uno dei due brand abbiamo scelto di proseguire durante il lockdown con la pubblicazione di consigli, informazioni, tutorial sul settore di appartenenza. Il piano editoriale aveva la stessa frequenza dei periodi normali, ma i contenuti sono stati studiati ad hoc per il momento e per il pubblico.

Con l’altro, abbiamo pubblicato pochi post durante la quarantena, perlopiù informativi sulle date e i protocolli di apertura. Questa attività oggi sta lavorando, ma con un regime più basso rispetto a prima del lockdown.

Il primo – cioè quello con cui abbiamo continuato a comunicare con il pubblico – ha visto, dal 4 maggio,un ingresso notevole di nuovi clienti e un sereno ritorno di quelli già fidelizzati. Come se “non ci fossimo mai allontanati” mi ha detto la proprietaria.

I clienti, infatti, hanno proprio dichiarato che il loro interesse è nato o si è potenziato durante il lockdown grazie a Facebook.

Questi riscontri sono molto importanti per capire quanto i social abbiano potuto influire durante la quarantena: c’è chi li ha utilizzati per compagnia, chi per informarsi e chi per ritrovare nella realtà virtuale i punti fermi della sua quotidianità. 
I social sono fondamentali per qualsiasi attività e ancora di più oggi, per mantenere attivi i rapporti, consolidarli e ridurre la percezione del distanziamento sociale.

Se vuoi migliorare la tua comunicazione su Facebook

Se stai pensando a iniziare un percorso sui social per promuovere la tua attività, posso aiutarti con una strategia che ho messo a punto con piccole attività che non possono, in questo momento, investire su una collaborazione a lungo termine, ma desiderano imparare a gestire autonomamente la loro pagina Facebook. Trovi tutte le info cliccando qui.

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