Perché aprire un gruppo Facebook (e perché è nata la community Il Social Blog)
Da qualche settimana è nato un piccolo gruppo Facebook dedicato alle persone che hanno frequentato i corsi del Social Blog, ed è una community che si confronta su argomenti riguardanti la comunicazione, i social media, il blogging e le piccole imprese. L’idea è quella di condividere informazioni, curiosità e spunti di riflessione in un’ottica di rete. Rete intesa sotto un duplice punto di vista: sia come Internet, che come insieme di persone che possono collaborare e darsi una mano reciprocamente.
Un moderatore è un buon ospite
I gruppi Facebook non piacciono a tutti. Questo perché a volte si crea uno stato di anarchia generalizzata: si parla di tutto come al bar, si spamma, ci si indigna spesso e volentieri. Questo succede quando il gruppo non nasce con un vero e proprio obiettivo e non viene moderato in modo appropriato dagli amministratori.
Quando punta alla quantità e non alla qualità.
Perché, come nei gruppi Facebook dei Medici, le community ben amministrate hanno un grande potenziale sia per chi le gestisce e sia per chi ne fa parte.
I gruppi si possono definire un ibrido tra una Pagina e un Forum. Nascono con l’idea di mettere insieme persone con interessi in comune: la partita a calcetto del giovedì, il club di lettura, gli appassionati di knitting, gli esperti di paleontologia o le persone interessate alla comunicazione. Nella community ci si scambiano informazioni, consigli, tutorial, oggetti, appuntamenti e così via.
Amministrare una community non è facile: bisogna far sì che le persone interagiscano su tematiche comuni ed interessanti, fare in modo che le discussioni non si allunghino così tanto da “disturbare” con le notifiche, integrare i partecipanti in modo che tutti si sentano a proprio agio per esprimersi.
Pubblicare delle linee guida generali può aiutare i membri a capire come orientarsi all’interno del gruppo. Poi, il lavoro di amalgama è compito dell’amministratore del gruppo: un buon moderatore è – prima di tutto – un buon ospite. 😉
La community crea una rete di persone legate da un interesse comune
I gruppi e le Pagine hanno delle sostanziali differenze che permettono loro di convivere e di integrarsi. A differenza della Pagina, in cui l’azienda si rivolge ad un pubblico molto ampio ed eterogeneo, un gruppo chiuso significa creare interazione con un pubblico definito di persone.
La Pagina Facebook ha una grande risonanza perché è sempre aperta, e i contenuti sono accessibili a tutti, utenti Facebook e non.
La community, al contrario, è dedicata ad un numero ristretto di persone, veramente interessate al tema, che creano una rete di interazioni, contatti, confronti e scambi.
Infine, in un momento in cui la reach organica delle Pagine Facebook è calata, un gruppo può essere un modo per avvicinare il tuo messaggio ad utenti davvero interessati a ciò che proponi.
Più partecipazione dei membri, più attenzione verso i loro bisogni
I membri di un gruppo non sono passivi, ma possono collaborare attivamente nella creazione discussioni, post, domande e proposte. Liberi dai vincoli di una discussione istituzionale o formale, possono dire la propria con naturalezza, come in un club.
Il gruppo è anche una cartina tornasole per capire meglio i bisogni di chi ha determinati interessi. E offrire soluzioni o risposte. E questo comporta, automaticamente, più attenzione verso i bisogni dei partecipanti e delle loro esigenze.
Alcune discussioni o domande particolarmente interessanti possono essere riprese dall’amministratore per fare chiarezza o per proporre idee e soluzioni alternative all’interno del gruppo. E, se generalizzate, possono diventare un post per un blog o un tema per un tutorial.
Il gruppo è come un club
Non è un caso che, in questo articolo, abbia utilizzato la parola “club” più di una volta. Una community può avere le stesse funzioni di un club, traslate in un luogo virtuale.
Le persone che partecipano ad una community desiderano sentirsi parte di qualcosa di esclusivo ed utile. Quindi, è bene programmare delle attività dedicate solo ai membri del gruppo, come offerte, materiale da scaricare gratuitamente, contest o contenuti personalizzati.
Allo stesso modo, come abbiamo detto all’inizio, una community è un luogo in cui si creano delle reti e delle relazioni. Un buon moderatore deve anche capire quando è il momento di rimanere nell’ombra e lasciare il passo agli utenti, permettendo loro di instaurare un dialogo, delle amicizie o delle collaborazioni.