Ufficio in casa: come organizzare gli spazi
Quando si lavora in proprio, come un freelance, una delle cose più difficili è riuscire a gestire economicamente le risorse economiche e le spese fisse. Tra queste, c’è sicuramente l’affitto di un ufficio o di uno spazio coworking. E tutto ciò che ne deriva, come i costi delle varie utenze, gli spostamenti per andare e tornare dallo studio, e così via.
Sicuramente una strategia per riuscire ad abbattere i costi, nel caso di un freelance, è la possibilità di creare un ufficio in casa.
Se sei fortunato, hai una stanza in più in casa da adibire a studio. In quel caso, puoi davvero darti da fare per allestirla con tutto ciò di cui hai bisogno per lavorare, magari aggiungendo anche un bel tavolo per le riunioni al centro della stanza.
Se non hai questa possibilità, puoi comunque riadattare una camera, come il salotto o una taverna, aggiungendo un angolo studio in cui poter lavorare. Basta ricavare un angolo più riservato, in cui poter inserire un piano di lavoro, una lampada da tavolo, una libreria, un planner da muro o una bacheca, una postazione con pc e stampante. E magari un quadretto con una frase motivazionale, che aiuta a rendere l’ambiente più caldo.
In entrambi i casi, è semplice da organizzare. E si può fare anche con un piccolo budget, se sei agli inizi o stai sperimentando l’idea.
Su Instagram e su Pinterest puoi trovare moltissimi spunti a cui ispirarti per creare l’home office più adatto alla tua personalità e alle tue esigenze. Infatti, una delle cose più belle dello studio in casa è che puoi personalizzarlo come vuoi.
E che puoi lavorare senza troppe distrazioni, ottimizzando i tempi e concentrandoti sulle cose da fare. L’importante, se decidi di creare un ufficio in casa, è gestire lo spazio di lavoro come se avessi un vero e proprio ufficio in centro. Ad esempio, imponendoti degli orari, e mantenendo un equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. In parole semplici: non è che se hai l’ufficio in casa allora lavori sempre. E, allo stesso modo, durante l’orario di lavoro non si fanno lavatrici! 😉