Otto libri in viaggio
Quest’anno l’estate è arrivata all’improvviso e così arriva anche l’appuntamento del Social Blog con le letture consigliate. In aereo, in treno, sotto l’ombrellone o in pausa pranzo: sono libri che riempiono con piacere delle ore libere e che raccontano storie davvero particolari.
The Game di Alessandro Baricco
L’unico libro della lista che non è un romanzo, ma un’intrigante narrazione sulla storia del web. Partendo dalla musicassetta, passando per Napster, Steve Jobs e Facebook, le pagine di The Game ripercorrono tutte le tappe dell’era digitale. Baricco, inoltre, propone degli spunti di riflessione molto stimolanti e davvero originali, per cercare di capire dove stiamo andando.
Da leggere perché parla di noi. E per esclamare: “Ma quante cose sono successe in questi anni!”
I provinciali Jonathan Dee
Un decennio di storia americana raccontato attraverso le vite dei cittadini di una località turistica del Massachussets. E non un decennio qualsiasi: tutto inizia l’11 settembre 2001. Attraverso le vicende dei protagonisti, Dee racconta cosa passa per la testa di un popolo che deve ricostruirsi dopo l’attacco, del suo bisogno di sicurezza e fiducia.
Da leggere perché Dee riesce ad entrare nelle vite e nei pensieri dei protagonisti con schiettezza, offrendo uno spaccato realistico e pungente della comunità.
Tutta la verità su Ruth Malone di Emma Flint
E’ il 1965 e Ruth Malone è una donna fuori dagli stereotipi della madre di famiglia. Divorziata, sigaretta sempre tra le labbra rosso fuoco, ama vestirsi alla moda e non si fa problemi a frequentare uomini liberamente. Quando una mattina non trova più i suoi bambini in casa, il suo stile di vita viene sezionato sotto ogni aspetto e diventa il cappio che le si stringe intorno al collo.
Da leggere perché si parla tanto di stereotipi e di femminismo, ma questo romanzo, in alcune pagine, mette i brividi per la sua attualità.
La paziente silenziosa di Alex Michaelides
Alice è un’artista. Una notte, viene trovata in casa accanto al cadavere di suo marito. Alice, da quel momento, non parla più. Theo è uno psicoterapeuta che si appassiona così tanto alla vicenda di cronaca, che decide di seguirla professionalmente con la speranza di farla tornare a comunicare.
Da leggere perché è davvero un buon thriller, molto coinvolgente, con interessanti risvolti psicologici.
Quello che non ti ho mai detto di Celeste Ng
La storia di una famiglia cino-americana, raccontata dal punto di vista di ogni membro: i genitori e i figli. La vicenda prende spunto dalla morte di una delle figlie, ma è un pretesto per raccontare i loro desideri e i tentativi di integrazione nella comunità.
Da leggere perché è un romanzo molto dolce e accorato, in cui i vari protagonisti intrecciano i loro punti di vista e le loro esperienze su un tema di base, l’integrazione sociale.
Eleonor Oliphant sta benissimo di Gail Honeyman
Eleonor non ha amici. Quando il venerdì esce da lavoro, può passare anche un weekend in assoluto silenzio, senza nessuno con cui parlare. E’ goffa, impacciata e sola, ma dimostra una forza d’animo senza eguali. E quando decide di uscire dalla sua zona di comfort, Eleonor lo fa in un modo tutto suo!
Da leggere perché è un romanzo bellissimo e ricco di positività. Nonostante tutto, Eleonor è una di quelle persone che vorresti avere la fortuna di conoscere. E magari ce l’hai accanto, ma non lo sai.
La Settimana Bianca di Emmanuel Carrère
Non ringrazierò mai abbastanza un mio carissimo amico per avermi fatto conoscere Carrère e questo racconto. Nicolas è un bambino che va, per la prima volta, in gita sulla neve con i suoi compagni di classe. Tra timori e presentimenti, questa settimana bianca in qualche modo lo segnerà per tutta la vita, aprendogli gli occhi sul mondo degli adulti.
Da leggere perché è davvero interessante il modo in cui lo scrittore entra nella mente e nel cuore di Nicolas, lasciando che i suoi pensieri arrivino al lettore senza filtri. Di Carrère consiglio anche L’Avversario, che è tratto dalla storia vera di Jean-Claude Romand, un falso medico che per anni riuscì a nascondere a tutti, famiglia compresa, la sua vera identità.
Buona lettura! 😉