Lavoro e vacanze, quando sei mamma e freelance
Questa estate è stato il banco di prova per organizzarmi come mamma e freelance.
Dai primi di giugno, la scuola ha chiuso i battenti e ho avuto la mia cinquenne in giro per casa quasi 24 ore su 24. All’inizio ero nel panico, perché avevo un paio di progetti per me molto importanti da portare avanti. Allo stesso tempo, dopo un’inverno lunghissimo, neanche io ce la facevo più a stare chiusa in casa a lavorare.
Poi, ho capito che l’unica cosa da fare era organizzare l’agenda in modo da ottimizzare le ore della giornata e fare di necessità virtù: ecco che ne è nata una sorta di “staycation”.
Non ti dico che è stato tutto rosa e fiori: certe volte mi sono sentita più Bridget Jones che Wonder Woman.
Tra un “non ce la faccio più” e un “ce la sto facendo”, ecco la mia esperienza: come mi sono organizzata per tenere in equilibrio il lavoro, la famiglia e naturalmente me stessa in 17 settimane. Naturalmente, se hai altre strategie di successo in questo campo, condividiamole: c’è sempre da imparare! 😉
Non porsi traguardi impossibili
Rispetto agli anni scorsi, nei quali la fine di agosto significava stress, sensi di colpa e frustrazione per non essermi trasformata in Wonder Woman, quest’anno ho ponderato bene gli obiettivi e pianificato come raggiungerli.
Prima di tutto, mi sono posta degli obiettivi raggiungibili, sia personali che lavorativi, dando ad entrambi la stessa priorità.
Della serie: non te la raccontare. La sincerità vale sempre.
Obiettivi lavorativi: blog organizzato e clienti contenti
Per quanto concerne il blog, ormai l’ho ammesso con me stessa: ad agosto non riesco a concentrarmi per scrivere nuovi post.
Però, questa estate, mi sono posta l’obiettivo di razionalizzare i contenuti del blog. In quattro settimane ho riscritto, rielaborato e aggiornato la maggior parte dei 140 articoli del Social Blog.
Con i clienti, mi sono organizzata in base alle loro ferie, per poter capire in anticipo quando e come avrebbero avuto più bisogno di me. Anticipandomi il lavoro in base alle loro attività, ho gestito le scadenze e le esigenze dei diversi progetti.
Gestire l’agenda: il mattino ha l’oro in bocca
Ho organizzato la settimana in modo razionale: due giorni su sette erano dedicati rigorosamente agli appuntamenti, alla progettazione e alla programmazione editoriale. Niente mare o attività in quei giorni, solo lavoro full time!
Per il resto della settimana mi sono concessa orari molto flessibili, approfittando anche delle prime ore del mattino per concentrarmi senza interruzioni sul lavoro. A parte durante il viaggio di famiglia, per il resto dei mesi la sveglia ha suonato inesorabile un paio d’ore prima del solito.
E’ impressionante quante cose riesci a fare di mattina, quando tutti dormono, se riesci a smettere di fissare intensamente la tazzina del caffè!
Lavorare di prima mattina, mentre tutti dormivano, mi ha permesso di avere più tempo libero durante la giornata.
Rinunciare a essere perfette
Per riuscire ad avere del tempo libero, è necessario rinunciare a qualcosa. Non si può lavorare bene, mangiare bene e vivere bene e avere anche una casa a prova di Mary Poppins.
Nel corso di questi mesi ho deliberatamente deciso di ignorare i sensi di colpa per i giocattoli abbandonati in salone e le grida di pietà dei panni da stirare.
Imparare anche a dire di no
All’inizio ho parlato di obiettivi raggiungibili.
E’ capitato, in questi tre mesi di vacanze estive, che mi venisse richiesto di poter fare nuove consulenze o essere di aiuto a nuove attività.
L’inizio di una collaborazione è la fase più delicata e richiede grande concentrazione, disponibilità ed efficienza.
L’inizio di una collaborazione, per me, non può essere improvvisata tra una partita a Uno sotto l’ombrellone e una sosta al parco giochi.
E’ per questo che, pur a malincuore, ho dovuto chiedere di aspettare la fine di agosto.
Non è stato facile, però ho constatato che le persone sono molto comprensive e disponibili ad aspettare, se spieghi loro i motivi per cui è meglio prendersi qualche settimana di tempo per iniziare.
Si può fare di più?
Sicuramente non c’è stata la quadratura del cerchio, ma con un po’ di leggerezza ed autoironia si può arrivare a fine estate senza stress.
Che poi, in fin dei conti, la perfezione è noiosa. Meglio lasciare un po’ di margine di improvvisazione! 😉