Gli errori da non fare su Facebook
Hai degli account social professionali, legati alla tua azienda o al tuo business, in cui racconti le tue esperienze lavorative e proponi i tuoi prodotti e servizi. E, sicuramente, hai degli account social personali, in cui ami condividere le tue idee, le foto degli aperitivi e i meme divertenti che trovi in rete.
Anche se le due cose sono giustamente scisse, non dimenticare mai che l’immagine della tua professionalità sei tu, in prima persona, sempre. Se sei un freelance, un imprenditore e anche se l’azienda in cui lavori non è la tua.
Parliamo di errori su Facebook. Ne facciamo tutti, ma possiamo iniziare a migliorare, a partire da questi qui:
Errore 1: considerare gli amici di Facebook come quelli della tua vita
Sul tuo profilo Facebook, tra gli amici, hai sicuramente un gran numero di persone che non frequenti abitualmente.
Tra loro, potresti avere anche dei clienti, effettivi o potenziali, che oltre a seguire la tua Pagina professionale, ricevono gli aggiornamenti sui tuoi contenuti personali.
Beh, non è detto che i tuoi clienti debbano sapere tutto, ma proprio tutto, di te.
E diciamocelo, a poco serve spostare la privacy da “tutti” ad “amici”, se poi di contatti ne hai un migliaio.
La scelta su cosa far sapere di te avviene a priori: quando clicchi sul tasto “pubblica”, non sai il contenuto dove andrà a finire e che idea potranno farsi di te le persone che lo troveranno.
Quando pubblichi sui Social Media, che sia per diletto o per lavoro, devi sempre tenere presente che quello che stai mettendo on line può essere visto da centinaia di persone. Molte delle quali, non avendo l’occasione di frequentarti nella vita reale, hanno la possibilità di farsi un’opinione errata sulla tua personalità direttamente attraverso ciò che pubblichi, che scrivi e che condividi.
Errore 2: non c’è coerenza tra il tuo profilo e il prodotto che vendi
Prima di pubblicare qualcosa, pensa se quello che stai mettendo on line è coerente con la tua immagine professionale.
Questo è un errore che fanno in molti su Facebook, pensando che il lavoro e la vita privata siano due espressioni differenti. Però, essere on line, è come mettersi sempre in gioco, sia sulla Pagina professionale che sul profilo personale.
Dire una cosa sul profilo e farne un’altra sulla pagina, è come se un macellaio pubblicasse, sul suo profilo, contenuti che incitano al vegan. E sulla pagina i tagli di carne più buoni!
Ti sembra strano?
Ti faccio un esempio molto pratico. Mi è successo, parecchio tempo fa, di avere l’amicizia su Facebook con un professionista del settore educativo che condivideva contenuti che bullizzavano alcune categorie sociali.
La leggerezza e la mancanza di coerenza ha condizionato inevitabilmente la mia opinione sulla sua professionalità. E non credo solo la mia!
Allo stesso modo, il bello dei Social Media è proprio quello di darti la possibilità di conoscere ed interagire con persone che incontri raramente. E se ciò che pubblicano ti piace, inevitabilmente la tua opinione su di loro è positiva, anche se le frequenti poco nella vita reale.
Volente o nolente, possiamo dire che ciò che pubblichi in qualche modo influisce sull’idea che le persone si fanno di te, anche professionalmente.
Errore n. 3: raccontare una vita che non è reale
TI è mai successo di conoscere una persona nella vita reale, e di notare che ciò che pubblica sui social non è coerente con quello che fa realmente?
A me sì. Sarà che abito in un piccolo centro, dove ci conosciamo quasi tutti. Ogni tanto vedo persone che conducono una vita normale, ma sui Social pubblicano contenuti #lifestyle che manco Chiara Ferragni quando va in vacanza!
Ecco, a me questo atteggiamento suscita un sorriso bonario di simpatia. Non c’è nulla di male a mettere un po’ di sale nella tua immagine social, se ti piace.
Diventa un problema quando, con questo “sale”, vorresti far credere altro. O vendere uno stile di vita che ben presto si smaschera.
Ma questo è un discorso più lungo! 😉