bambino freelance lavoro ilsocialblog
Consigli

Lavorare freelance quando diventi mamma

Si dice che non si possa nominare la parola mamma nello stesso testo che contiene parole come freelance e lavoro. Perché le cose sono separate. Si dice che essere mamma equivale ad avere i capelli biondi, e quindi, che te ne fai di un testo in cui bionda si abbina a parole come tempo organizzazione?

Io, che bionda non sono (al massimo un po’ tinta, ogni tanto), ma mamma sì, credo che invece le parole bambino e lavoro autonomo possano coabitare in uno stesso testo. Così come coabitano quotidianamente nello stesso ambiente. Contendendosi non solo l’attenzione, ma anche il tempo e la produttività.

Cosa cambia nel lavoro autonomo quando diventi mamma

Prima di avere un bambino appartieni a te stessa. Decidi tu, come freelance, come, quanto e quando lavorare.

Ma, nel momento in cui arriva un essere dipendente da te, l’incomodo in questo ménage a trois sembra essere proprio il lavoro. Al quale, però, ti aggrappi come un’ancora di salvezza.

Il lavoro ti permette di sentirti ancora un essere evoluto, quando tutto il resto, intorno e dentro di te, risponde a regole primitive e viscerali.

Ci sono tre cose che, con questa pratica da equilibrista, rendono migliori le tue prestazioni lavorative:

Mamma freelance: sei più concentrata

Hai meno tempo, ma quello che hai lo sfrutti meglio. Difendi con i denti quel poco che è rimasto. Impari a lavorare con qualsiasi sottofondo. Anche quello più ricorrente, che è un lamento insistente e disperato.

Ti concentri con qualsiasi decibel, e in qualsiasi situazione: in piedi, seduta, mentre ti vesti o mentre stai imboccando la pappa.

Mamma freelance: scopri di avere una riserva in più di pazienza

Quelle rare occasioni diurne in cui puoi sederti al pc, tolleri che la peste di turno sorseggi il residuo degli acquerelli come se fosse camomilla. Un cliente non risponde all’email? Non importa, si passa avanti. Per non parlare della calma che accompagna avvenimenti che, in passato, ti avrebbero scatenato una crisi di nervi.

Hai presente quegli incontri importantissimi a cui pensi di non poter mancare? E già dalla mattina si preannuncia l’apocalisse? Come minimo, il bambino si sveglia con la febbre. E tutti quelli che possono essere d’aiuto, hanno lo stesso malanno.

Quando la giornata inizia così, diventi la sublimazione dell’accettazione. Quando non ci sono soluzioni, tanto vale lasciare che sia.

Quei momenti in cui l’autostima va alle stelle

Ti senti Wonder Woman ogni volta che riesci a portare a termine tutti gli impegni che avevi in agenda. Oltre ad essere stata al parco giochi e ad avere una casa che si avvicina agli standard minimi di abitabilità.

Tanto che poi, alla fine, ti domandi: ma che ci facevo prima con tutto quel tempo?